Mostrologia di Natale : GREMLINS

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Puntata di Natale dedicata ai Gremlins senza un reale scopo se non quello di farvi gli auguri e ricordarvi di scegliere con attenzione i vostri regali.

 

Lo devo ammettere, i Mogwai sono sempre stati i pupazzetti che mi hanno affascinato di più nella storia del cinema. A livello di design erano una scommessa mica da ridere: una razza di piccole creature pelose simili a roditori, simili a koala, simili a primati, con grandi orecchie e tre dita tozze a mani e piedi. Il risultato fu eccellente, tanto più che, se mangiavano dopo mezzanotte, potevano anche mutare forma e trasformarsi nei temutissimi Gremlins! Dal punto di vista estetico non c’erano cazzi e i Gremlins sono stati uno dei più grossi successi commerciali di tutti i tempi.
Il cinema ci insegna da sempre che le cose brutte sono anche malvagie, e quelle belle, buone e pacifiche. È una correlazione diretta alla quale non si può sfuggire. Così come un successo al botteghino non può sfuggire al suo sequel, io non ho potuto fare a meno di ricordare i Gremlins aspettando il santo Natale.

carino e puccioso

PREMESSA

Vi siete mai chiesti da dove vengono i Gremlins? Io si. Tante volte. Al che mi sono documentato per bene ed è saltato fuori che i Gremlins, prima di essere Gremlins, sono, appunto, Mogwai. Basandosi sul romanzo ufficiale tratto dal primo film, questi teneri orsettini pucciosi con gli occhioni grandi grandi sono stati creati su un pianeta extraterrestre da un placido scienziato di nome Mogturmen. Mogturmen era uno che fin da piccolo aveva la ferma intenzione di diventare santo e, per meglio raggiungere la santità, crea l’organismo vivente definitivo. Una creatura docile, adorabile, e totalmente INODIABILE, tipo Gianni Morandi: il Mogwai. In pratica, tramite quei piccoli batuffoli di pelo ambasciatori di armonia, la pace e la buona volontà sarebbero state veicolate in tutta la galassia.
Proprio per permettere alla bontà si espandersi meglio, i Mogwai vengono creati in modo che siano in grado di sopravvivere in qualsiasi ambiente e riprodursi molto facilmente, poi li si raduna e li si spedisce su tre pianeti diversi a titolo sperimentale: Klm-6 nella cintura dei Porasti, Clinpf-A , e il terzo pianeta di MinorSun#67672, cioè la Terra. Salta fuori, però, che Mogturmen non sia questo grande scienziato che tutti credono, e su 10.000 Mogwai inviati, solo uno risulta essere buono e affettuoso, gli altri si rivelano maligni, stupidi, generalmente stronzi, ed entrano a far parte del folklore leggendario delle tre civiltà in quanto a dispetti e catastrofi provocate.

FINE PREMESSA

Nel 1982, dopo E.T. l’Extra-terrestre, nello star system hollywoodiano non esiste nome più roboante di Steven Spielberg. Il magico Stevy, da Lo Squalo in avanti, produce un capolavoro dopo l’altro, e nel suo palmarès può già vantare Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo e I Predatori Dell’Arca Perduta e… Sì. Dai. Pure 1941 che voglio fortissimamente elencare per il mio grande amore verso John Belushi.
Questa catena di successi è talmente proficua che, nel 1981, Spielberg fonda la Amblin Entertainment insieme a Kathleen Kennedy (futura presidentessa di Lucasfilm) e Frank Marshall per prodursi i progetti che più gli piacciono ed espandere il proprio marchio, ergendosi all’equivalente di un Walt Disney vivente. Da lì al 1990, la Amblin avrebbe prodotto I Goonies, Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, e una serie di altri filmetti per intrattenere in modo affidabile i brufolosi degli anni ’80.

 

Ma prima che i Gremlins venissero creati da Mogturmen causando seri problemi all’umanità, il termine “gremlin” nasce nell’ambito della Royal Air Force, diventando un’espressione gergale abbastanza usata da piloti e tecnici verso la fine degli anni ’20, e raggiungendo l’estrema popolarità tra i militari USA durante la Seconda Guerra Mondiale.
Queste creature immaginarie, presumibilmente di provenienza orientale, vengono incolpate di guasti agli aerei e sabotaggi di vario tipo. È curioso, però, sapere come i Gremlins siano un fenomeno trasversale che infastidisce sia i piloti alleati che quelli dell’asse.
Come può accadere un fatto del genere?
In realtà, dietro ai Gremlins e ai guasti che provocano non c’è alcun movente demoniaco, magico, o subdolo che dir si voglia, ma bensì due blocchi contrapposti impegnati in un enorme sforzo bellico che, spessissimo, scelgono di incrementare al limite la produzione di armamenti a discapito delle verifiche di sicurezza sul prodotto finito, con il conseguente innalzamento dei pezzi difettati e degli incidenti dopo il loro rilascio.

 

Nel 1942, lo scrittore Roald Dahl, molto confidente con il mito dopo il suo servizio militare con l’80° squadrone della RAF in Medio Oriente e uno schianto in Libia, ne trova ispirazione per scrivere un romanzo intitolato, appunto, “The Gremlins” , in cui descrive maschi (widgets) e femmine (fifinellas) della specie. Dahl presenta la storia al capo del servizio informazioni britannico, Sidney Bernstein, molto ammanigliato nello show business, che la trasmette a Walt Disney. Disney ama subito l’idea, pubblica il romanzo di Dahl, e fa in modo che esca a puntate su Cosmopolitan. Di più! Lo considera spendibile per un eventuale progetto cinematografico! Ma mentre il lungometraggio animato entra in fase di pre-produzione, Disney si scontra con le interferenze del Ministero della Difesa Britannico. Dahl è, infatti, in congedo in tempo di guerra, la qual cosa prevede che il Ministero abbia l’ultima parola su sceneggiatura e produzione. Di fronte ai problemi di copyright e le continue interferenze del Ministero, sebbene a malincuore Walt Disney è costretto a non farne niente.

Da allora, i fastidiosi Gremlins si diffondono nella cultura pop americana, riemergendo nei cartoni Merrie Melodies della Warner Bros…

Falling Hare, 1943…E in maniera più dirompente nel telefilm del 1963 de Ai Confini Della Realtà, Incubo a 20.000 piedi, dove William Shatner, nervoso passeggero, pare essere il solo a vedere una strana creatura che danneggia l’aereo sul quale sta viaggiando. L’episodio riscuote un ottimo successo e viene addirittura fatto oggetto di remake nel film dedicato alla serie TV del 1983, guarda caso prodotto e parzialmenete diretto da Steven Spielberg con la partecipazione di Joe Dante.

 

Una volta sdoganato il concetto nel quarto episodio del film dedicato a I Confini Della Realtà, Steven Spielberg capisce che è il momento giusto per scommeterci sopra, e ingaggia Joe Dante per filmare la sceneggiatura di Chris Columbus basata sul libro di Dahl, la quale immerge la storia in quel tipo di narrazione per cui la Amblin è famosa, e di cui Dante è sì un fan, ma non un devoto.
Nel 1984, il film che ne viene fuori è abbastanza terrificante e sradica la storia di qualsiasi contesto aviatorio, portando alla ribalta quello che poi è un cliché delle produzioni Amblin di quel decennio, ovvero, la piccola, anonima cittadina americana (in questo caso Kingston Falls) che si trova a dover gestire creature feroci/sconosciute. Le creature fanno cose molto cattive, of course, e le situazioni che si delineano sono paranormali e fuori da qualsiasi criterio che si possa definire ordinario. Nel bel mezzo di questa ambientazione, giovanissimi e robusti virgulti della nazione si imbarcano nella lotta per gestire la cosa.

 

Alla fine, la regia di Joe Dante rende il primo film dedicato ai Gremlins un prodotto in forte disaccordo con sé stesso. Viene promosso come una classica produzione Amblin destinata ai giovanissimi, con tutto il merchandising e la campagna pubblicitaria improntati in quel senso, ma le numerose scene orrorifiche lo rendono oggetto di polemica da parte di tutti coloro che ne rimangono scossi dalla visione.
Lo stesso anno, Big Steven fa uscire nelle sale il secondo film dedicato a Indiana Jones, quello de “Il Tempio Maledetto”, anch’esso un filmetto abbastanza controverso per quanto riguarda i contenuti spaventarello. Per questo motivo, l’organizzazione americana dei produttori cinematografici (MPAA) crea apposta la classificazione PG-13, ovvero, “i minori di 13 anni devono essere accompagnati”. Presumibilmente, anche Spielberg rimane perplesso davanti alla visone dei Gremlins concepita da Dante, ma il botteghino ripaga abbondantemente e i Mogwai vendono più pupazzetti di Barbie. Dopo uno sfortunato sequel nel 1990 e in attesa di un terzo film che stravolga tutto, Gizmo rimane sempre la migliore alternativa.

OMONE

Uomo di mare, scribacchino, padre. Arrivo su un cargo battente bandiera liberiana e mi installo nel posto più vicino al retrogaming e la cultura pop anni '80/'90. Nel mio passato ci sono progetti multimediali falliti in collaborazione con Makkox; tre libri scritti in collaborazione con me stesso e tre podcast di relativo successo. Atariano della prima ora, mi piace molto giocare ai videogiochi vecchi e nuovi. Tutte le notti guardo le stelle e aspetto che arrivino gli UFO.

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4 Responses

  1. Ste84 ha detto:

    Non sapevo nulla delle origini dei Mogwai, davvero interessante. Per me Gremlins è Il Film di Natale, molto più di Una Poltrona Per Due e tanti altri che dopo 800 visioni ormai mi hanno un po’ stufato. Gremlins invece non mi stanca mai e tutti gli anni, durante le ferie natalizie, arriva sempre il momento in cui mi ritrovo sul divano con mia moglie, tra coperte di pile e tazze di cioccolata calda, a vedere questo film indimenticabile.
    Visto che ormai è in corso da anni un’epidemia inarrestabile di brand anniottanteschi ripresi maldestramente per raggranellare qualche milionata di dollari (e come esempio di ciò, non avendo ancora adeguatamente elaborato il lutto, vorrei ricordare con dolore e sdegno l’ultimo Ghostbusters, già ampiamente e meritatamente smerdato in questa sede), se un giorno dovessero decidere di fare altri film sui Gremlins sarebbe interessante se approfondissero le origini della storia parlando di Mogturmen, anzi, io ci farei un intero film su una base così. E visto che di film sui disastri provocati dai Gremlins sulla Terra ne sono già stati fatti due, perchè non ambientare gli altri sui restanti pianeti su cui sono stati spediti? Ovviamente so che non succederà mai perchè probabilmente il progetto sarebbe troppo ambizioso e forse anche poco spendibile ai giorni nostri, però sarebbe interessante, cosa che invece non sarebbe un terzo film basato nuovamente sui casini dei Gremlins sulla Terra, già visto e rivisto.
    Insomma, ho già capito che cercherò il libro! 🙂

    • Simone Guidi ha detto:

      Ah, che bella questa cosa del prequel sulle origini dei Gremlins. Ci sarebbe un universo da esplorare, solo che c’è un piccolo problema, non siamo più negli anni ’80. Su un’idea così, nei magici eighty, ci facevano sicuro il film e, se girava bene, scattava la trilogia. Ora la vedo dura. Come hai detto tu: non ci sono più i presupposti. Anche la stessa idea dello scienziato pazzo alieno Mogturmen (dal quale i Mogwai prendono il loro nome, tra l’altro), se ci pensi bene, è abbastanza scontata e banale. Cioè, 30 anni fa era OK, ce la bevevamo tutti con tranquillità. Ora, per giustificare la cosa ti devi inventare qualcosa di più creativo altrimenti la papera non galleggia. 😉
      Cmq Ste, dice che il terzo film è per la via, ma nessuno sa in che punto esattamente. Columbus pare abbia scritto qualcosa (ma non si sa bene cosa) e dovrebbe essere inquadrato nell’ottica del sequel. Un vero e proprio terzo capitolo ambientato ai giorni nostri, a distanza di 25 anni dal secondo film e con tutti i cambiamenti intercorsi compresi nel prezzo 🙂

  2. Lorenzo ha detto:

    Lo vidi nel 1984 al cinema ma, nonostante gli 11 anni, non mi spaventai affatto, così come non si spaventarono i miei amici, cioè, nessuno si spaventò a vedere i Gremlins. Anzi, tutti si divertivano come matti.
    Poi c’è una cosa che non ho mai capito: dopo mezzanotte vuol dire tutta la giornata… capisco se avessero detto dopo le 23, hai un’ora di tempo prima che l’orologio si azzeri. Ma messa così non si capisce da che ora possano ricominciare a mangiare.
    In ogni caso, da amante del trash, forse preferivo i Ghoulies (ma anche i Critters erano simpatici) 😉

    • Simone Guidi ha detto:

      I Critters erano TANTA ROBA! Marò che flash. I fratelli poveri dei Gremlins (e loro diretta conseguenza)! Quanti cazzo di film hanno fatto i Critters? 4? 5? Mi ricordo che in uno di quelli ci fu il debutto cinematografico di Leonardo Di Caprio. Roba da chiodi. Và, Lorenzo, le cose che mi fai tornare in mente. 🙂
      Cmq, sì. I Gremlins anche a me non hanno fatto per niente paura, anzi, mi hanno sempre esaltato parecchio, però devo ammettere che qualche scena un po’ così, un po’ spaventevolina c’è. Roba da poco, eh?! Sia chiaro, niente di che. Quelli particolarmente sensibili ebbero da ridire proprio su quell’inezia. Forse gli spettatori più piccoli non abituati al massacro come noi 😉

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